Nel mondo, l’Italia è quinta per ricchezza delle famiglie, calcolata su fondi pensione, titoli di Stato e azionari, risultando nel 2010 al 234 per cento del Pil nominale. Nonostante questo, come spiega il Messaggero: "La crisi, nel biennio 2008-2009, è passata come un rullo compressore sui redditi delle famiglie italiane. Mangiandosi, in media, il 4 per cento per dei loro redditi. Ma l’Italia resta un Paese in cui, secondo l’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, diffuso alla fine del 2011 da Bankitalia, la situazione delle famiglie è solida e il grado di indebitamento è contenuto, soprattutto perché la cospicua ricchezza complessiva è composta per la maggior parte da attività a basso rischio". Nel 2010, prestiti, mutui, crediti al consumo e altre voci in passivo hanno raggiunto quota 887 miliardi di euro. "Ma la ricchezza totale stimata, anche se sbilanciata visto che il 50% si trova nelle mani del 10 per cento della fascia più abbiente, è valutata oltre i 9 trilioni di euro. In pratica, il patrimonio degli italiani supera di dieci volte il debito accumulato". Anche se la percentuale delle famiglie italiane indebitate tocca il 27,6 per cento con un ammontare medio di 43.792 euro, altri dati mostrano una certa solidità: "Nel 2010, poco più di un decimo delle famiglie aveva un mutuo sulle spalle, rispetto al 30 per cento della gran parte dei Paesi europei e al 40-50 per cento del Regno Unito e dei Paesi Bassi".
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