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giovedì 31 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: Investire nel mattoncino

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Investire nel mattoncino
Jan 31st 2013, 14:00

Come racconta Repubblica, negli Stati Uniti la corsa al mattoncino giocattolo porta a guadagni interessanti: "David Schooley, tecnico delle comunicazioni e padre di sei figli a Memphis, ha raccontato a Usa Today" di avere più di tremila scatole di Lego custodite in una stanza climatizzata e di realizzare compravendite guadagnando il 15 per cento all’anno“. La Brick.Picker.com è una società che "investe nelle collezioni Lego" e punta sul mercato delle emozioni e delle passioni: "Serie popolarissime, come i Bionicle o il ben più lussuoso Millenium Falcon (uno dei set più ricchi e preziosi) non vengono più prodotte e si trasformano in oggetti di culto". Il Lego non scade e non ammuffisce, e secondo alcuni analisti finanziari "potrebbe diventare un bene-rifugio paragonabile ai metalli preziosi. E sulla rete si scambiano consigli sul principale problema di ogni Lego- investitore: come conservare le grosse confezioni ancora intonse, senza le quali i mattoncini non valgono nulla?". In Italia, l’analisi è ancora a livello embrionale ma non esiste ancora un vero e proprio mercato diffuso.

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Paypaljob.blogspot.com: Il caso WhatsApp e il canone per i servizi web

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Il caso WhatsApp e il canone per i servizi web
Jan 31st 2013, 10:59

wuFai in modo che si abituino ad avere un servizio gratis. Dopo imponigli di pagare per continuare ad averlo. La strategia di marketing per imbrigliare l’utente nella dipendenza da un’app o da una piattaforma è questa. E questo, come spiega il Corriere della Sera, "Capita, sempre più spesso, anche con una delle applicazioni più scaricate al mondo: WhatsApp. Il servizio di messaggistica è gratuito. Una volta scaricato sullo smartphone, permette di chattare senza pagare un costo aggiuntivo. Tutto risolto? No, perché dopo un anno di utilizzo l’applicazione diventa a pagamento, sia per gli utenti Android (79 centesimi all’anno) che per quelli iOS (0,89 euro)". Ma, ormai, gli utenti internet sono legati a doppio filo con piattaforme come YouTube, DropBox, Linkedin o Gmail perché sono diventati strumenti di lavoro e restano spiazzati quando arrivano le richieste di pagamento. Anche perché, soprattutto i giovani, sono abituati ad avere tutto gratis in rete, dai film, passando per le canzoni fino ai servizi di chat. Quindi non sono disposti a pagare. Secondo Marta Valsecchi dell’osservatorio Mobile e Web del Politecnico di Milano, la strategia per uscire da questo stallo potrebbe essere non così complessa: "Molti si rifiutano di pagare perché hanno paura di dare il proprio numero di carta di credito. Sarebbe sufficiente legare il canone del servizio all’abbonamento del telefono e gli utenti diventerebbero più disponibili". Siamo sicuri che basterebbe?

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Paypaljob.blogspot.com: Vicini a un accordo fiscale con la Svizzera

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Vicini a un accordo fiscale con la Svizzera
Jan 31st 2013, 08:00

BAnche-CreditSuisseLa Svizzera spinge perché i negoziati fiscali con l’Italia procedano verso una possibile conclusione positiva dopo le elezioni. Come spiega al Sole 24 Ore Patrick Odier, presidente dell’Associazione svizzera dei banchieri (Asb): "La qualità del dialogo tra Svizzera e Italia è oggi molto migliore rispetto ad un anno fa. Con la riapertura dei negoziati fiscali siamo rientrati in un clima più normale di relazioni. A questo punto penso che ci siano anche buone possibilità di concludere l’accordo, dopo le elezioni italiane". Si tratta del dossier Rubik, ovvero dell'accordo che prevede una imposta liberatoria anonima sui capitali non dichiarati depositati in Svizzera. Ma, oltre a Rubik, sul tavolo delle trattative ci sono anche "la revisione della convenzione sulla doppia imposizione, le liste nere fiscali italiane, la situazione della enclave di Campione d’Italia, il livello di accesso al mercato italiano per le banche svizzere". Accordi di questo tipo sono già in vigore con Regno Unito e Austria. In Germania però la Camera dei Under ha respinto l’intesa con Berna e la Francia dal canto suo non ha neppure iniziato la trattativa. "Da parte del Governo italiano c’è stata per la verità molta prudenza nelle settimane scorse sull’esito del negoziato, ma sul versante elvetico viene considerato di buon auspicio il fatto che la trattativa non sia stata interrotta in questa fase pre-elettorale, che i colloqui continuino in sede tecnica".

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mercoledì 30 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: La password in chiavetta

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La password in chiavetta
Jan 30th 2013, 14:00

Il problema della sicurezza della password è sotto gli occhi di tutti costantemente: rubate, craccate, clonate o semplicemente scovate, le pass si vanno complicando sempre più: ci sono quelle solo lettere, quelle dove sei costretto a inserire almeno un numero, altre dove occorre un equilibrato mix di minuscoli/maiuscoli/numeri e trattini, magari medi forse bassi di sicuro non tutte e due. Ogni password ha le sue regole. Ora, come racconta il Corriere della Sera, sta arrivando una chiavetta Usb "montata su un anello, su un portachiavi piuttosto che su un ciondolo da tenere sempre al collo. Il supporto è una piccola scheda crittografata su cui inserire le parole segrete. L’oggetto magico esiste sul mercato da qualche tempo. Ma ora potrebbe entrare prepotentemente nelle nostre vite quotidiane attraverso Big G". Una volta inserita la card nel computer, si accede automaticamente al proprio account con un colpo di mouse. "Il tutto con il vantaggio di non doversi ricordare i codici a memoria e di non ricorrere a password deboli come 123". Per l'occorrenza è stato ideato un nuovo software che consente a Chrome, il browser di Mountain View, di trasferire i dati crittografati sulla chiavetta. "Da quel momento in poi, si potrà accedere al proprio account solo ed esclusivamente attraverso questo device". Per rendere il sistema ancora più sicuro, esistono modelli che funzionano con il riconoscimento biometrico, ovvero "una volta inserita la chiavetta nel computer questa si attiva solo con il riconoscimento delle impronte digitali del legittimo proprietario". Esiste, inoltre, la scheda compatibile con gli smartphone in modo da poter utilizzare lo stesso sistema anche sul telefonino. "Tutto risolto, dunque? Niente illusioni. La guerra è soltanto all’inizio".

 

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Paypaljob.blogspot.com: Al bar senza carte né contanti

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Al bar senza carte né contanti
Jan 30th 2013, 11:02

Il provider di servizi di pagamento DataCash, parte del gruppo MasterCard, ha concluso un accordo con lo sviluppatore di applicazioni MyCheck per lanciare, a partire da gennaio, un sistema di mobile payment (senza carte o contanti) dedicato ai clienti di pub, bar e ristoranti in tutto il Regno Unito. Il servizio consente ai clienti di scaricare l’app dedicata MyCheck tramite una pre-autorizzazione in grado di convalidare i dati per il pagamento. L'utente riceve un codice di autorizzazione a 4 cifre che inserisce nel pos elettronico aperto dal cameriere o dal barista, completa la transazione e la conclude facendo checkout. DataCash Group garantisce l'elaborazione dei pagamenti e la prevenzione delle frodi: l’azienda consente, infatti, ai propri clienti di accettare ed elaborare i pagamenti in oltre 177 valute, da più di 45 marche di tutto l’e-commerce e l' m-commerce. Il sistema è già in uso a Tel Aviv dove viene adottato dall'80 per cento dei migliori tra bar e ristoranti della città.

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Al bar senza carte né contanti
Jan 30th 2013, 11:02

Il provider di servizi di pagamento DataCash, parte del gruppo MasterCard, ha concluso un accordo con lo sviluppatore di applicazioni MyCheck per lanciare, a partire da gennaio, un sistema di mobile payment (senza carte o contanti) dedicato ai clienti di pub, bar e ristoranti in tutto il Regno Unito. Il servizio consente ai clienti di scaricare l’app dedicata MyCheck tramite una pre-autorizzazione in grado di convalidare i dati per il pagamento. L'utente riceve un codice di autorizzazione a 4 cifre che inserisce nel pos elettronico aperto dal cameriere o dal barista, completa la transazione e la conclude facendo checkout. DataCash Group garantisce l'elaborazione dei pagamenti e la prevenzione delle frodi: l’azienda consente, infatti, ai propri clienti di accettare ed elaborare i pagamenti in oltre 177 valute, da più di 45 marche di tutto l’e-commerce e l' m-commerce. Il sistema è già in uso a Tel Aviv dove viene adottato dall'80 per cento dei migliori tra bar e ristoranti della città.

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Paypaljob.blogspot.com: La petizione di Woc arriva su Help Consumatori

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La petizione di Woc arriva su Help Consumatori
Jan 30th 2013, 07:30

petizL'Agenzia on-line di informazione quotidiana dedicata ai consumatori riprende l'iniziativa di Woc per una petizione pubblica rivolta alle istituzioni europee e italiane con l'obiettivo di chiedere maggiore impegno nella lotta al contante. E lo fa chiedendo un'opinione al Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo. Che dichiara: "La petizione lanciata da Woc è un'idea originale ed efficace per portare al centro del dibattito nazionale ed europeo i problemi e i costi dell'uso del contante rispetto a tutti i possibili investimenti culturali, sociali ed economici nella promozione e nello sviluppo delle tecnologie comuni (così come dei sistemi legislativi) per la moneta elettronica e digitale. L'Italia deve cambiare velocemente marcia sull'uso del contante ma le norme vanno condivise a livello europeo altrimenti si rischia di creare effetti depressivi e penalizzanti per il singolo Paese". Per quanto riguarda l'annoso problema delle commissioni bancarie, Longo pensa che: "Aumentando l'uso della moneta elettronica le commissioni verranno abbassate. Penso che solo domanda e offerta possano determinare e condizionare un mercato, ovviamente sotto l'occhio vigile dei controllori. Il discorso delle commissioni è delicato e ampio ma in linea di principio l'orientamento degli economisti, sulla base di dati empirici e non teorici, è che una regolamentazione delle commissioni da parte delle istituzioni non risolva affatto il problema. In Spagna, per esempio, si è visto che, a fronte di un intervento del legislatore per abbassare le commissioni interbancarie, si è verificato un sensibile rincaro dei costi bancari a danno dei consumatori. Per poter ottenere un costo di gestione del denaro digitale più basso, bisogna aumentarne la diffusione, contribuendo così ad ammortizzarne i costi, non bisogna certo distruggere un sistema che funziona, a danno dei consumatori". Conclusione? "Un maggior utilizzo dei pagamenti elettronici contribuirebbe a creare un Paese in cui tutti pagano le tasse e tutti pagano meno, un Paese efficiente, civile".

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martedì 29 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: Nel 2017 1 miliardo di utenti per l’e-banking

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Nel 2017 1 miliardo di utenti per l'e-banking
Jan 29th 2013, 14:00

Secondo il rapporto "Mobile Banking: Handset & Tablet Market Strategies 2013-2017" stilato da Juniper Research, entro la fine del 2017 oltre 1 miliardo di utenti di telefonia mobile si avvarranno dei propri smartphone per effettuare  operazioni bancarie. Lo stesso dato rapportato al 2013 registra una previsione di quasi 600 milioni di utenti. La previsione di 1 miliardo di utenti entro il 2017 identifica il 15 per cento della base di abbonati mobili. Il rapporto spiega come molti consumatori stiano già verificando i benefici dell'accesso ai servizi bancari sui propri telefoni cellulari. Oggi, già la maggior parte delle banche offrono servizi di mobile banking sia tramite la messaggistica, sia con un browser mobile o con servizi basati su app. Il passaggio a servizi di m-banking presenta tassi di crescita particolarmente accentuati in Estremo Oriente e Cina, Nord America ed Europa Occidentale.

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Paypaljob.blogspot.com: I Russi a Milano si moltiplicano, spendono di più e usano solo il cash

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I Russi a Milano si moltiplicano, spendono di più e usano solo il cash
Jan 29th 2013, 08:00

Panorama racconta dell'invasione russa a Milano: "Dopo la perestrojka avviata da Mikhail Gorbaciov alla fine degli anni Ottanta, i russi hanno cominciato a venire sempre più spesso in Italia: all’inizio erano pochi oligarchi e qualche esponente della loro migliore criminalità, spendevano spudoratamente guidati dal principio che più è caro più è bello. Ma negli ultimi anni anche la classe medio-alta viaggia molto all’estero e sta cominciando a capire che il buon vivere dipende dalla qualità e non solo dal prezzo". Quest’anno, per la prima volta, i russi sono stati gli stranieri più presenti a Milano nei primi 6 mesi del 2012, come risulta dai dati dell’Osservatorio turistico della provincia: "95.569 ( 27 mila rispetto al 2011), seguiti dai francesi (86.951) e dagli americani (86.013); il 65 per cento sta in alberghi a 5 e 4 stelle e il 27 per cento in hotel a 3 stelle". Sotto la stagione dei saldi, poi, che cade in coincidenza con il Natale russo del 7 gennaio, il diluvio è stato impressionante, così come durante il Salone del mobile: "Vengono a trovare gli amici che studiano a Milano, si affogano di champagne e tartine alle feste del Fuorisalone e intanto mangiano con gli occhi il meglio del design mondiale". Tra gli aneddoti più interessanti, si scopre così che "se un cameriere è gentile i russi sono capaci di lasciare una mancia più alta del conto che hanno pagato". Ma anche che pagano solo in contanti e sono allergici alla carta di credito: "Un imprenditore è stato costretto a noleggiare una Bentley con autista a soli 850 euro per un giorno perché per prenderla senza autista a 1.700 euro, come voleva lui, avrebbe dovuto bloccare sulla carta di credito 10mila curo come garanzia, ma pretendeva di lasciare la stessa cifra in contante e l’agenzia non ha voluto".

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Paypaljob.blogspot.com: Boku arriva in Europa

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Boku arriva in Europa
Jan 29th 2013, 11:01

L'azienda americana ha ricevuto l’approvazione per l’estensione della propria piattaforma di pagamenti nell’Unione europea. Boku consente agli utenti di pagare con il proprio telefono cellulare in tutti quegli esercizi che abitualmente accettano pagamenti con carta di credito. Basta dare il proprio numero di telefono e la transazione viene addebitata sulla carta di credito senza l'introduzione di pos dedicati: occorre solo applicare un apposito adesivo sul retro del telefonino per trasformarlo in un terminale Nfc in grado di dialogare con i terminali esistenti. Boku attualmente lavora in 66 paesi con 40 valute e ha offerte con più di 250 vettori che coprono circa 3,2 miliardi di consumatori. La piattaforma di mobile payment soddisfa i requisiti di sicurezza e di regolamentazione della Financial Services Authority del Regno Unito e arriva, quindi, anche sul nostro mercato.

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Boku arriva in Europa
Jan 29th 2013, 11:01

L'azienda americana ha ricevuto l’approvazione per l’estensione della propria piattaforma di pagamenti nell’Unione europea. Boku consente agli utenti di pagare con il proprio telefono cellulare in tutti quegli esercizi che abitualmente accettano pagamenti con carta di credito. Basta dare il proprio numero di telefono e la transazione viene addebitata sulla carta di credito senza l'introduzione di pos dedicati: occorre solo applicare un apposito adesivo sul retro del telefonino per trasformarlo in un terminale Nfc in grado di dialogare con i terminali esistenti. Boku attualmente lavora in 66 paesi con 40 valute e ha offerte con più di 250 vettori che coprono circa 3,2 miliardi di consumatori. La piattaforma di mobile payment soddisfa i requisiti di sicurezza e di regolamentazione della Financial Services Authority del Regno Unito e arriva, quindi, anche sul nostro mercato.

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Boku arriva in Europa
Jan 29th 2013, 11:01

L'azienda americana ha ricevuto l’approvazione per l’estensione della propria piattaforma di pagamenti nell’Unione europea. Boku consente agli utenti di pagare con il proprio telefono cellulare in tutti quegli esercizi che abitualmente accettano pagamenti con carta di credito. Basta dare il proprio numero di telefono e la transazione viene addebitata sulla carta di credito senza l'introduzione di pos dedicati: occorre solo applicare un apposito adesivo sul retro del telefonino per trasformarlo in un terminale Nfc in grado di dialogare con i terminali esistenti. Boku attualmente lavora in 66 paesi con 40 valute e ha offerte con più di 250 vettori che coprono circa 3,2 miliardi di consumatori. La piattaforma di mobile payment soddisfa i requisiti di sicurezza e di regolamentazione della Financial Services Authority del Regno Unito e arriva, quindi, anche sul nostro mercato.

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lunedì 28 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: Relazioni digitali: la fidanzata l’assumi su Fb

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Relazioni digitali: la fidanzata l'assumi su Fb
Jan 28th 2013, 07:00

Mentre negli Usa si discute del caso del giocatore di football americano che, con l’aiuto di un amico, si è inventato una finta fidanzata digitale facendola morire di leucemia per ottenere la commozione dell’opinione pubblica con conseguenza di copertine sull’atleta colpito nel profondo della sua nobiltà d’animo, resta da capire, aldilà della ricerca di notorietà, come ci si vada attrezzando in materia di digitalizzazione dei sentimenti e delle relazioni affettive. Perché se per strada incontri un caro amico e gli dici: “Sai che oggi è il mio compleanno?” e lui risponde: “Dai, fantastico, corro subito a casa a postarti gli auguri su Facebook e, se crei l’evento, schiaccio su Mi piace”, forse qualche problema esiste. Come, d’altronde capita quando, per capire che la tua fidanzata se n’è davvero andata di casa, hai bisogno di vedere sulla sua pagina Fb che ha cambiato il suo status in ‘Libera‘. Esistono degli scollamenti dalla realtà che hanno già dei nomi di malattie, tipo la dipendenza da Facebook e consimili; spesso, poi, si tirano in ballo i neoroni a specchio per spiegare come e quanto l’essere umani tenda a replicare i comportamenti anche per socializzare ed entrare in empatia con gli altri individui e a livello di gruppo. Al punto, a volte, di cercare un’empatia moltplicata in forma di popolarità e, in questo, la dimensione digitale si presta parecchio al gioco. Ecco che, infatti, si rincorrono in rete i siti in grado di creare relazioni fasulle per dare l’impressione di avere una felice vita sentimentale e di essere corteggiati. Per esempio Girlfriend Hire che, con il motto 'assumi una fidanzata', offre a 5 dollari le false attenzioni virtuali di donne di ogni nazionalità che scrivono sulla tua bacheca Fb messaggi d'amore, inviano tweet roventi e sms smielati. Il prezzo sale, poi, se si vogliono più di dieci messaggi al mese in bacheca e si desidera che lei cambi il suo status in 'fidanzata ufficialmente'. Il sito Fake Internet Girlfriend va oltre i semplici messaggi su Facebook e si possono acquistare pacchetti da non meno di due telefonate/mese, dieci messaggi in bacheca e altri servizi personalizzati. Neoroni a specchio o neuroni in fuga?

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venerdì 25 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: Valute complementari per gli stipendi?

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Valute complementari per gli stipendi?
Jan 25th 2013, 14:00

Come racconta l'Eco di Bergamo, la città ha ospitato un incontro, che ha coinvolto Comune, sindacati, Confindustria e alcuni professori universitari che stanno lavorando al progetto Moneta di Nantes. Si è discusso dell’introduzione di una moneta complementare che affianchi l’euro: "Per gli economisti sembra lo strumento migliore per uscire dal momento di crisi economica, ma da superare c’è la reazione tiepida delle istituzioni. Il sistema darebbe la possibilità alle imprese di comprare e vendere beni e servizi tra di loro pagando attraverso certificati di credito e di debito virtuali". La moneta complementare, essendo con più facilità spendibile, "incentiverebbe le imprese a comprare e vendere con frequenza innescando una reazione a catena che terrebbe in movimento l’economia". Carlo Mancosu, nel 2009 ha ideato il Sardex, la moneta complementare sarda tutt’ora attiva e presenta i suoi risultati: "Dal 2010 ad oggi le mille imprese affiliate hanno fatto registrare un 300 per cento in più di fatturato". Come aveva già annunciato nel corso del Secondo No Cash Day, chi ci crede molto è il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli: "La moneta complementare non sostituirebbe quella tradizionale. La prima sarebbe un modo per scambiare beni e servizi mentre la seconda rimane come riserva di ricchezza". Mentre si discute anche della possibilità di pagare parte degli stipendi con queste valute per conservare la ricchezza sul territorio, più scetticismo arriva da Confindustria Bergamo: "Pensando al tessuto imprenditoriale bergamasco volto soprattutto all’export non vedo vantaggi Inoltre ascoltando i dati delle esperienze già in atto mi sembra che il giro d’affari sia molto ridotto, servirebbe un’adesione totale ma non so dire se questo sia possibile".

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Paypaljob.blogspot.com: Il retail digitale: Qr Code, kick e wi-fi

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Il retail digitale: Qr Code, kick e wi-fi
Jan 25th 2013, 11:00

Italia Oggi riporta una ricerca secondo la quale il 30 per cento dei punti vendita è destinato a scomparire perché non serve più a causa del crollo del potere d’acquisto e del web: "Quando ci saranno di nuovo più soldi non faremo di nuovo più shopping". Il negozio fisico deve parlare con gli altri canali, creando nuovi punti di contatto. "Domino’s Pizza, così come Evian hanno inventato un semplice, nuovo canale di comunicazione. Una spilla magnete wi-fi (da applicare al frigorifero) che, attivabile solo con un tasto, richiede rifornimento di acqua e pizza a domicilio. Un gadget distribuito ai clienti, al momento dell’acquisto di un prodotto in store, in grado di aprire un nuovo canale di comunicazione offrendo un servizio". Un altro canale attraverso il quale passa la vendita l’ha inventato Teseo con il pannello interattivo per vendere in metro. "Sfruttando l’attesa di un mezzo pubblico e stampando sulla classica affissione una serie di QR codes ha consentito ai clienti di acquistare i prodotti con un semplice scatto fotografico dal cellulare, per poi riceverli a casa; ma anche di visionare l’offerta, le promozioni e interagire con il negozio". Asda, il secondo retailer del Regno Unito, invece, è stata in grado di accaparrarsi clienti prima della messa in vendita dei suoi prodotti "ridisegnando, con il contributo dei consumatori, 1.500 referenze sulle 3.500 offerte con un'operazione che ha coinvolto 40mila consumatori in una fase di test durata nove mesi". Infine, Shopkick è un’applicazione "che ricompensa con un kick (uno sconto, un omaggio, un bonus di qualche tipo) chi entra in un dato negozio e ha fatto del punto vendita fisico l’occasione di un secondo acquisto".

 

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Paypaljob.blogspot.com: Evasione italiana 2012: 56,1 miliardi di euro

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Evasione italiana 2012: 56,1 miliardi di euro
Jan 25th 2013, 07:35

finanzaNel 2012 gli italiani non hanno dichiarato ricavi e costi non deducibili per 56,1 miliardi di euro. Ben sei miliardi in più dello scorso anno. Sono stati quasi 9mila i soggetti risultati completamente sconosciuti al fisco che hanno occultato, solo loro, ben 22,7 miliardi. Inoltre, quasi 12mila persone sono state denunciate per reati tributari e 5 sono i miliardi di Iva evasa. Sul versante della spesa pubblica sono state 15mila le persone denunciate per aver percepito indebitamente agevolazioni o indennità, 5,1 i miliardi di danni accertati alle casse dello Stato e 1,6 i miliardi di finanziamenti comunitari e nazionali illecitamente percepiti. I dati dell'attività della Guardia di Finanza nel 2012 relativi allo scorso anno sono ribaditi dalle parole del comandante generale Saverio Capolupo: "Il nostro obiettivo è proseguire con decisione l'azione per recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite. Dobbiamo tutelare i cittadini onesti ma anche i mercati finanziari e l'economia legale". Il tutto sia puntando a una sempre maggiore flessibilità nelle ispezioni dei finanzieri sia, come molto chiaro alle Fiamme Gialle che intendono lavorarci con particolare impegno nel 2013, cercando di avviare programmi per fare comprendere ai cittadini, soprattutto a quelli giovani, l'importanza del rispetto verso la legalità economica e finanziaria.

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giovedì 24 gennaio 2013

Paypaljob.blogspot.com: Il wall per pagare in rete i contenuti

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Il wall per pagare in rete i contenuti
Jan 24th 2013, 14:00

Nasce due anni fa e dagli Usa comincia a pensare di raggiungere il mercato europeo e l'Italia. Si chiama Tinypass e lavora per assicurare un sistema di pagamento alle testate web. Visto che la pubblicità on-line ancora langue, ecco il paywall personalizzato: si fissa, per esempio, un numero di articoli o post a cui il lettore può accedere gratuitamente, terminati i quali per continuare a leggere occorre abbonarsi. In questo modo il New York Times si è garantito in un anno quasi 500mila abbonamenti a tariffazione flessibile: si va dai 99 centesimi di dollaro per quattro settimane gratis fino ai 20 dollari mensili con le app incluse. Come spiega il Corriere della Sera, "Tiny può essere montato su siti già esistenti con un semplice download, supporta 24 diverse valute e permette pagamenti da un minimo di 2 centesimi di dollaro. In base alla risposta dei lettori, l'utente può modificare prezzi e offerte o far pagare solo determinati contenuti. Ma è possibile anche sottoscrivere abbonamenti temporali, per esempio garantendo l'accesso illimitato ma per sole 24 ore". Tiny si rivolge a testate, blog in WordPress e contenuti open-source da Joomla e Drupal. Il meccanismo prevede che: "Per ogni transazione fatta attraverso la piattaforma Tinypass si ottiene una percentuale, che scende quanto sale il flusso dei clienti. Più i lettori aumentano, meno la piattaforma ci guadagna: si va da un 10 per cento iniziale fino a un 5 per cento per i siti con un buon volume di traffico". Ma è anche possibile usare Tinypass per vendere altri tipi di contenuti, come video o brani musicali. "Per il 2013 la piattaforma ha in mente obiettivi ancora più ambiziosi. A breve prevede di lanciare versioni in francese, olandese, portoghese, italiano e russo".

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