Prima della crisi del 2008 i ricavi medi per le banche europee, Italia compresa, crescevano al ritmo del 6-7 per cento all’anno. Poi è arrivata la crisi e nel triennio dal 2008 al 2011 c’è stata un forte calo di oltre lo 0,5 per cento l’anno. Una situazione difficile, che ha messo a dura prova il sistema bancario europeo e che è destinata a proseguire ancora nei prossimi mesi perché le previsioni più ottimistiche parlano di una crescita, nel prossimo triennio, di circa il 3 per cento l’anno. Su MF, Ambrogio Terrizzano di Accenture sostiene che: "Ci sono alcune leve su cui le banche possono agire se vogliono aumentare la crescita dei ricavi almeno fino al 6 per cento all’anno. Basta guardare le migliori esperienze realizzate in altri Paesi, dove alcuni istituti hanno messo a frutto le potenzialità offerte dai nuovi strumenti di comunicazione, come i social network, che consentono di conoscere abitudini e gusti dei clienti, o gli smartphone, che consentono di migliorare la relazione con i risparmiatori e aumentare così il fatturato". Così, ecco l’esempio dell’australiana Commonwealth bank che offre ai clienti un’applicazione, scaricatile su iPhone, per la guida all’acquisto dell’abitazione. "Basta camminare per strada e il programma è in grado di far conoscere all’utente i prezzi per acquistare casa in quella zona o la storia delle compravendite immobiliari che riguardano una certa abitazione. E in questo modo la banca è vicina al cliente in tutte le fasi della sua scelta, fino naturalmente al mutuo". American Express, invece, offre un’altra app che segnala ai suoi clienti, mentre camminano per strada, sconti o offerte esclusive a loro dedicate dai negozi della zona".
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