Oggi il Corriere della Sera Economia punta su Jack Dorsey che, con Square, ha alzato ancora l’asticella: "Voglio che l’esperienza del pagamento sia così agevole che il cliente, uscito dal negozio, nemmeno si ricordi di avere speso i soldi". Con questa frase l’ideatore di Twitter "ha sfidato il suo staff nel 2010, a un anno dal lancio della piattaforma per il pagamento via apparecchi mobili. A tre anni dalla nascita, Square è passata da 10 a 250 occupati ed è stata valutata più di tre miliardi di dollari (due miliardi di euro). Adottata da un milione di commercianti statunitensi, ha Visa tra gli investitori". L'adattatore da collegare allo smartphone tramite il connettore jack e con il quale leggere la carta di credito punta molto sulla questione delle commissioni: "All’inizio è stato difficile ottenere i permessi da Visa e Mastercard, ma l’idea alla fine li ha convinti. Forse perché Square trattiene il 2,75 per cento del valore della transazione, girando però, pare, gran parte di questa commissione alle emittenti delle carte (il dato non viene reso pubblico)". II metodo, copiato da società affermate come PayPal e VeriFone, per Dorsey è però già sorpassato perché, nel frattempo, "ha lanciato l’applicazione Pay with Square che consente di pagare con un’app, eliminando l’adattatore. Con Square l’obiettivo è alto: superare, nei prossimi mesi, i cinque miliardi di dollari (circa 3,9 miliardi di euro) in transazioni, espandendosi fra i piccoli commercianti".
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