L'associazione di categoria sottolinea come l'utilizzo delle carte di pagamento comporti, nel nostro paese, costi ancora troppo elevati, tanto a carico dei consumatori quanto dei negozianti. Il libro bianco Credito e burocrazia: il 'gattopardo' delle imprese, presentato a Venezia al Forum dei giovani imprenditori di Confcommercio, accusa: "Al momento, l'utilizzo delle carte di credito o di debito è gravato da costi elevati a beneficio delle banche e dei gestori dei circuiti, a carico sia dell'acquirente, sia di chi vende il bene o servizio". Come spiega Help Consumatori: "L'Associazione dei commercianti chiede che il nodo sia sciolto al più presto, anche in considerazione del fatto che il Decreto Cresci Italia ha introdotto l'obbligo per gli esercenti di accettare tutti i pagamenti elettronici, effettuati con bancomat, carte di credito o carte prepagate, dal primo gennaio 2014". Anche se i consumatori italiani sono ancora parecchio diffidenti nei confronti della moneta elettronica, il giro d'affari nel 2011 ha registrato oltre 2.520 transazioni per un importo complessivo pari a circa 280 miliardi di euro. "Su ognuna di queste, gli istituti di credito e i gestori dei circuiti hanno prelevato più di 2,4 miliardi di euro in costi di gestione e commissioni, che gravano sulle imprese (1,41 miliardi) e sulle famiglie (circa 1 miliardo)". E’ arrivato il momento di semplificare.
L’articolo Confcommercio: 2,4 miliardi di euro per le commissioni su carta nel 2011 sembra essere il primo su War on Cash.
Nessun commento:
Posta un commento