Il Corriere delle Comunicazioni racconta le possibili evoluzioni del Pos alla prova del passaggio evolutivo con i pagamenti elettronici via smartphone. Così come spiegato dall'amministratore delegato di Ingenico Italia Luciano Cavazzana, il pos "deve allargare il suo raggio d'azione diventando un punto di accettazione di servizi come gift card, raccolte punti, ricarica prepagate, loyalty fino ai buoni pasto elettronici". Ma ora arriva la Nfc che aiuta ad abbattere i costi dovuti alla gestione del contante, agevolata anche dalle decisioni governative che puntano a promuovere i pagamenti elettronici per garantire tracciabilità e per combattere l'evasione fiscale. Visto che agli utenti piace più il cellulare che la carta di credito, Ingenico, con un parco installato di oltre 17 milioni di terminali in 125 Paesi e più di un miliardo di euro di fatturato, punta alla sicurezza nella gestione del pagamento attraverso la Nfc che, sostengono in azienda, ha ormai superato il punto di non ritorno: l'esplosione dei pagamenti in mobilità è previsto che si verifichi entro due-tre anni, il tutto senza che il Pos passi di moda: "L'esercente avrà ancora bisogno di uno strumento per accettare le carte". Il tutto senza prendere particolari accordi con i produttori di smartphone: "La tecnologia dei cellulari procede troppo velocemente rispetto alla nostra. Per questo non prevediamo l'integrazione fisica delle soluzioni ma lavoriamo per esempio con un'interfaccia bluetooth".
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