La Grecia. Molto simile a noi. Soprattutto per questi due dati. Il primo parla di un sistema che ha visto l’80 per cento delle spese statali destinate a salari e pensioni nel settore pubblico (prima delle riforme varate dagli ultimi quattro governi che hanno portato a una reazione sociale molto partecipata). Il secondo riguarda un mancato gettito per evasione fiscale calcolato dall’ex premier George Papandreou in 30 miliardi di euro l’anno, il tutto su un Pil di circa 280 miliardi (quindi ben superiore al 20 per cento). In Italia si parla di un pil che si aggira attorno ai 1600 miliardi di euro per un'evasione che, secondo alcune stime, raggiunge anche i 300 miliardi di euro. La Grecia, inoltre, ha varato tempo fa la cosiddetta Lista Lagarde, l’elenco dei presunti evasori fiscali greci con grossi conti correnti nelle banche svizzere. Qualcosa di simile aveva fatto a suo tempo l'Italia con lista Falciani che è poi stata dichiarata inutilizzabile dai tribunali. È probabile che, qualora la Falciani fosse stata impiegata, sarebbe finita nello stesso modo che in Grecia: pur giacendo nei cassetti del fisco ellenico, si è scoperto che dalla Lista Lagarde sono stati cancellati dei nomi riferiti a parenti dell’ex ministro.
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