Anche secondo Il Mondo, la nuova miniera d’oro per le aziende è l’analisi delle informazioni digitali che vengono generate ogni giorno: 2,5 trilioni di byte prodotti da smartphone, pc, sensori, ecc. Le agenzie di analisi di mercato non hanno dubbi: "se per le imprese il 2010 è stato l’anno degli smartphone, il 2011 quello del cloud e il 2012 quello dei tablet, il 2013 sarà l’anno dei Big data: la gigantesca e indistinta massa di dati generata dal mondo digitale. Attorno ai Big data ruoterà, infatti, un fatturato globale di 120 miliardi di dollari (il 77 per cento negli Usa) generato in gran parte dai decision makers delle principali aziende che nel 2013 investiranno sui software per analizzare questa enorme bolla". Il mercato dei big data ha però bisogno di macchine sempre più potenti per analizzare in fretta i bit. "Ma il costo dell’energia rischia di vanificare i vantaggi economici prodotti dall’analisi dei dati. Per questa ragione il 2013 sarà l’anno dei server ecosostenibili, basati su processori a basso consumo derivati da quelli che si usano ogni giorno nei tablet e negli smartphone". Il 2013 sarà, inoltre, l’anno dei pagamenti elettronici contactless con gli Nfc: "sino a oggi sono stati frenati dalla mancanza di uno standard comune e dai costi delle infrastrutture, ma il grande numero di cellulari dotati di Nfc darà un incentivo a investire nel settore. Anche qui i Big data faranno la loro parte. Se i clienti saranno agevolati nell’acquisto, le aziende avranno dai pagamenti elettronici un flusso di informazioni enorme, prodotto in maniera costante, che opportunamente sfruttato potrà aiutare a capire dove portare la propria impresa e modificare anche in tempo reale le proprie strategie".
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