Interessante articolo di Repubblica sul contante che gira sui tavoli da gioco dei grandi casinò del mondo. A partire Macao, la ex colonia portoghese sulle coste della Cina meridionale, passata alla Cina e dal 2001 regione amministrativa speciale, che "Ha presto superato Las Vegas. Ora è almeno quattro volte più grande per giro d'affari (34 miliardi di dollari nel 2011). Solo nel mese di giugno gli incassi di Macao sono stati di 2,92 miliardi di dollari: certo, l'aumento è stato minore delle aspettative per via della crisi mondiale e del rallentamento dell'economia cinese, ma è stato pur sempre del 12,2 per cento in più rispetto ai livelli dell'anno scorso". Per non parlare di Singapore dove, per esempio, è stato appena costruito un complesso da oltre 2500 stanze, un museo, due teatri, 74mila metri quadri di boutique di lusso e una pista per pattinare sul ghiaccio che ruoteranno attorno al più grande casinò del mondo: "Lì, di fronte alle 1600 slot machine e dietro ai 500 tavoli verdi, una nuova leva di giocatori d'azzardo trascorre i giorni e le notti, regalando milioni a Las Vegas Sands, il colosso internazionale del settore fondato dall'ultraconservatore Sheldon Adelson". Oltre agli intrioti garantiti per lo Stato: "Secondo Josephine Teo, ministro delle finanze, Singapore ha incassato dai suoi due casinò, il Marina Bay e il Resorts World Sentosa, che si affaccia sul mare e fa capo al gruppo Genting Singapore, mezzo miliardo di dollari di introiti fiscali nel 2010 e 850 milioni l'anno scorso". E i due casinò hanno registrato ricavi complessivi per 5,1 miliardi di dollari nel 2011, che saliranno a 6,4 quest'anno. E la vecchia Las Vegas? Sotto il segno della ripresa pure lei: "Quest'anno il numero dei visitatori secondo le proiezioni dell'università del Nevada – tornerà ai livelli record pre-crisi: 39,2 milioni di presenze". Ma il futuro si espande, il gioco presto ci sommergerà; "Dopo un referendum, le isole di Matsu che fanno parte di Taiwan (e che hanno il nome della dea cinese) hanno deciso di aprire la porta ai casinò. Nelle Filippine negoziati simili sono a buon punto. E per l'Europa la vera rivoluzione si avrà a settembre quando il Las Vegas Sands di Adelson deciderà se costruire a Madrid o a Barcellona la sua testa di ponte sul vecchio continente, che avrà dodici alberghi, sei casinò". Chissà se la tracciabilità del contante varrà per tutti.
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