Un grande dibattito, stimolato e riportato dal Telegraph, si è levato in questi giorni in Inghilterra dopo che David Cameron e altri ministri di alto livello tra cui Nick Clegg e George Osborne hanno ammesso di avere pagato in contanti diversi artigiani e commercianti. Il primo a parlare è stato il segretario al Tesoro David Gauke che ha dichiarato al giornale la sua idea che sia moralmente sbagliato per i proprietari di casa negoziare sconti con idraulici e commercianti pagando in contanti. Ha definito questa pratica sbagliata in quanto agevola gli operatori a violare la legge, consentendo loro di evadere l’iva e l’imposta sul reddito. È emerso così che almeno due ministri del governo hanno evitato di pagare l'iva su beni e servizi per le loro seconde case pagando i fornitori in contanti. La polemica è scoppiata anche in seguito alle dichiarazioni di alti funzionari politici, compreso il sindaco di Londra Boris Johnson, intervenuti in difesa dell'uso del contante come strumento di regolazione della transazioni economiche. Resta, come ribadito da alcuni alti esponenti del governo, la necessità impellente, anche nel Regno Unito, di combattere l'economia sommersa che contribuisce in modo sostanziale all'innalzamento delle tasse e che si esprime esclusivamente in contanti.
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