Il Corriere della Sera Economia riporta la storia di successo del servizio mobile di trasferimento di denaro M-Pesa. In Kenya M-Pesa annovera 14 milioni di clienti su una popolazione di 39 milioni. "Il servizio, lanciato nel 2007 dall’operatore telefonico Safaricom (al 40 per cento Vodafone), ha cambiato la vita quotidiana del Paese rendendo le strade più sicure, contribuendo allo sviluppo economico ed estendendo il mercato del credito in un posto dove il money transfer era assai complicato. Il Kenya ha una popolazione urbana che sostiene quella rurale. Un tempo il denaro veniva mandato per mezzo di autisti di bus o amici che attraversavano grandi distanze pericolosamente. Secondo la Central Bank of Kenya, gli utenti di M-Pesa hanno già trasferito oltre 1 miliardo di euro contro i 12 milioni del principale concorrente (Tangaza). Oggi M-Pesa rappresenta il 12 per cento del fatturato di Safaricom, che è stato di circa un miliardo di euro nel 2011". In questa storia di successo ha contato molto l’atteggiamento aperto della banca centrale che ha incoraggiato l’innovazione senza porre ostacoli a un operatore "che non apparteneva all’establishment del credito. Ma la principale artefice del successo è stata Betty Mwangi-Thuo, la responsabile del servizio. L’ingegnere si è mossa in tre direzioni: ha ottenuto l’impegno nel progetto dell’intera azienda, all’inizio piuttosto scettica; ha creato una rete nazionale di 37 mila agenti; ha realizzato meccanismi di ascolto della clientela, che sono stati il vero detonatore del boom, modificando il servizio in base ai suggerimenti del pubblico. Ed è forse questa capacità di creare collaborazione tra l’operatore, i clienti e le società di carte di credito la lezione più interessante che arriva dall’Africa".
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