Vuoi giocare online...?

Paypaljob.blogspot.com ti spiega come attivare il tuo conto Paypal , costruisci i tuoi sogni, acquista viaggi last minute , crea il tuo lavoro Online , gioca o realizza tutto cio' che ti passa per la testa..! Conosci altri internauti che vorrebbero aprire un conto Paypal?
È possibile fare soldi senza vendere nulla! Paypal ti dà un link e un banner personale. 

Ogni volta che un nuovo commerciante apre un conto Business o Premier PayPal attraverso il link o banner che fornisci, è possibile guadagnare fino a € 1.000,00 EUR per i primi 12 mesi dopo che il commerciante ha aperto il suo conto PayPal. Quanti commercianti riesci a presentare a Paypal?

Iscriviti . Conferma l' indirizzo e-mail . Attiva il tuo conto . Conferma la tua carta .
Preleva i tuoi Bonus e guadagna con Paypal !!

   Nell articolo e' segnalato ogni passo per effettuare l' iscrizione gratuita , hai a disposizione anche un  videotutorial dettagliato.
Crea il tuo account Paypal

News

Widget ultimi articoli con miniatureIdee per computer ed internet

domenica 22 luglio 2012

Paypaljob.blogspot.com: Quando la pagnotta fa dumping salutista

Paypaljob.blogspot.com
Free Tutorial account Paypal costruisci i tuoi sogni, acquista viaggi last minute , crea il tuo lavoro Online , gioca o realizza tutto cio' che ti passa per la testa..!
Quando la pagnotta fa dumping salutista
Jul 23rd 2012, 05:33

Marketing estremo, dumping, protezionismo,  derivati, strategie globali: i meccanismi finanziari e le perversioni del mercato stringono, in questa lunga estate calda, su un caso di cronaca che ci tocca tutti quanti nel piatto. La storia è presto fatta: c'era una volta il grano. Poi fu il Kamut. Che si dovrebbe scrivere sempre con accanto una r di marchio registrato. Perché il Kamut è marketing allo stato puro, oltre che un nome, appunto, brevettato. Insomma, un marchio. Ma, prima, una briciola di narrativa: il grano Khorasan è anche detto il "grano profeta" perché, leggenda vuole, fu Noè a portarlo con sé sull'arca. Nel 1948 Earl Dedman, aviatore americano di stanza in Portogallo, riceve 32 giganteschi chicchi di grano da un collega di ritorno da una spedizione in Egitto (li prese da un'antica tomba egizia, come narra la vulgata celebrativa) e li manda a suo padre negli Usa. Nel 1977 Bob Quinn inizia ad interessarsi al prodotto e, nel 1988, fa bingo spingendo il Khorasan dentro al mercato dei prodotti alimentari salutistici con il marchio commerciale Kamut. È l'inizio della fine: da allora tutti vogliono il Kamut: focaccia di Kamut, pizza di Kamut, pasta di kamut e Kamut pure nel frollino della colazione. Ma il Kamut, appunto, non è un tipo di grano, è solo un marchio, un frumento coltivato nel Montana e in Canada sotto l'occhio della famiglia proprietaria, i Quinn. Gli stessi che, ora, per non inflazionare il mercato, dicono che le piantagioni sono state inondate e che il raccolto è davvero scarso, al punto che la prima azienda in Italia per l'importazione di Kamut (fatturato di 4 milioni di euro all'anno solo da lui) scopre per mail che per l'anno entrante avrà una fornitura ridotta del 75 per cento. Un'operazione perfetta quella del Kamut, altro che passaggio all'euro… basti pensare che a lungo ci è stato fatto credere, per dirne una, che il Kamut è adatto ai celiaci. Non è così, di glutine non ne è né privo né povero, anzi ne contiene pure di più rispetto ai frumenti teneri e a molti grani duri (pur se facilmente digeribile). Ma la fame globale di prodotti marchiati come salutistici e di Kamut in particolare non conosce freni né smentite, al punto di snobbare bellamente la perversione di un grano che si coltiva in Canada con un nome egiziano per i mercati local dei salutisti (o psuedotali) di tutto il mondo industrializzato e che, in quanto marchio/specie, blocca di fatto la possibilità di sviluppo e crescita di piccole produzioni locali di grano Khorasan per esempio in Sicilia o in Spagna. Tanto nessuno la vuole quella farina se non è Kamut perché solo il kamut è Kamut. Solo il Kamut fa bene. E, quindi, solo Kamut, di suo, arriva tranquillamente a costare al consumatore finale anche più di 5 euro al chilo. Perché la farina 0 al supermercato la si trova a mezzo euro. Ma, diavolo, questo sì che è Kamut.

Eventuali aggiornamenti...

You are receiving this email because you subscribed to this feed at blogtrottr.com.

If you no longer wish to receive these emails, you can unsubscribe from this feed, or manage all your subscriptions

Nessun commento:

Posta un commento