Repubblica Affari & Finanza racconta il rapporto 2012 ‘Atm benchmarking and Industry, pubblicato, in collaborazione con la società di consulenza Value Partners, dalla Atm Industry association (Atmia). I bancomat sono oggi nel mondo 2,2 milioni nel mondo e "in soli quattro anni passeranno a tre milioni. Una crescita che non sente crisi e che segue quella dell’uso del denaro contante( 9 per cento tra il 2005 e il 2009), che è oggi il principale mezzo di pagamento, e secondo le previsioni degli analisti, manterrà tale primato anche nel futuro continuando a prevalere sui pagamenti elettronici". Il dilagare degli sportelli automatici avviene, in molti casi, a scapito dello sportello tradizionale. "Non solo le macchinette consentono di prelevare banconote in qualsiasi momento della giornata (anche se questa funzione sarà sempre meno importante), ma per giunta convengono agli istituti di credito. Racconta Francesco Burelli partner di Value Partners: "Un prelievo al bancomat costa dalle sei alle dieci volte in meno rispetto a un prelievo fatto in banca". In Inghilterra (ma non solo) gli istituti di credito hanno già chiuso molte filiali, soprattutto nei piccoli centri: "mantenerle aperte costava troppo. E in molti casi al loro posto sono stati installati (soprattutto da operatori indipendenti non legati a banche) dei bancomat multifunzione, anche dentro il supermercato del paese". Perché oggi il bancomat non è più solo uno strumento che sostituisce il cassiere della banca, "ma è diventato un mezzo sempre più evoluto e capace di fornire una grande quantità di servizi".
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