Il magazine ha commissionato un sondaggio telefonico sulla creazione delle pass che sempre più abitualmente ci vengono richieste per un'incredibilità varietà di usi e complessità: ci sono quelle solo lettere, quelle dove sei costretto a inserire almeno un numero, altre dove occorre un equilibrato mix di minuscoli/maiuscoli/numeri e trattini, magari medi forse bassi di sicuro non tutte e due. Ogni password ha le sue regole. E ogni cervello ha i suoi trucchi: "C'è chi predilige la fede calcistica scrivendo il nome della squadra del cuore, chi ha come parola segreta il nome di quella rivale seguita da un insulto (della serie dimmi che password hai e ti dirò chi sei); chi invece ha optato per una frase intera estrapolata da una canzone del proprio cantante preferito, chi si rifà al cinema e utilizza "etrom" come in Shining (inquietante); chi si ispira alla cucina: "spaghetttiallamatriciana"; chi si aiuta con dei trucchetti di logica prediligendo parole come "apriti" seguite dagli immancabili 1234; chi romanticamente sceglie la data delle nozze; chi la targa della macchina; chi, fedelissimo, ha prediletto la combinazione 02627105 che è il numero per lasciare un commento in diretta a Tutto Esaurito; chi mette il proprio gruppo sanguigno seguito da quello del proprio compagno (molto vampiresco); chi traduce semplicemente il proprio nome in numero". Sul blog del Wall Street Journal è apparso un post che fa riferimento all'atto di pirateria informatica che ha portato in chiaro oltre 180mila registrazioni ai siti del gruppo Gawker Media. Ebbene, da questi rilevamenti sembra che la password più gettonata dagli utenti, anche per la protezione di dati importanti, sua niente di meno che: "123456". Ben tremila persone hanno preferito la memorabilità alla sicurezza, mentre altri duemila hanno ancora di più semplificato il problema optando per una password come: "password". Ben 500 utenti scelgono di proteggere l'account con una bella sfilza di: "111111", mentre, scendendo la classifica delle password più richieste, ecco spuntare, come ciliegine sulla torta, "batman" e "superman". Nonostante le previsioni di Bill Gates che aveva preconizzato la fine delle password, a oggi, generalmente, ognuno di noi ha bisogno di una dozzina di password e tendiamo a sceglierle talmente complesse da doverle scrivere da qualche parte o talmente semplici da poter essere indovinate facilmente. Ma la pass del futuro sarà parecchio diversa. Google ha recentemente cominciato a invitare i suoi utenti a prendere in considerazione un sistema di login in due passaggi, abbinando una password e un codice inviato ai loro telefoni, mentre gli informatici di Brooklyn stanno addestrando i loro iPad a riconoscere il proprietario dal tocco. Ibm ha recentemente ipotizzato di sviluppare sistemi di sicurezza informatica introducendo password genetiche. Tra le possibilità studiate per lo sviluppo di nuove password, si stanno sperimentando soluzioni che utilizzano vibrazioni, suoni e luci lampeggianti. Infine, l'Università taiwanese Chung Hsing di Taichung h divulgato la notizia che alcuni suoi ricercatori sono riusciti a trasformare il battito cardiaco umano in una chiave biometrica. Il ritmo del nostro cuore produce un segnale univoco e personale che possiede caratteristiche simili a quelle delle impronte digitali o dell'iride. I ricercatori taiwanesi, coordinati dal professor Chun-Liang Lin, hanno tradotto in termini matematici questo segnale attraverso l'elettrocardiogramma e 'hanno reso un sistema di riconoscimento biometrico. Basta associare il segnale a un computer attraverso un dispositivo che si collega al palmo della mano e tutti gli accessi vengono effettuati attraverso un processo di decrittazione automatizzata che passa per il riconoscimento del battito cardiaco.
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