Come racconta Repubblica: "Il Governo greco, per combattere la piaga dell’evasione che costa 40 miliardi di euro l’anno (quasi il 20 per cento del Pil) al paese, va alla guerra della ricevuta fiscale. Il ministero allo Sviluppo ha allo studio un provvedimento choc: i clienti cui non viene rilasciato lo scontrino in un ristorante o in un negozio potranno uscire a pancia piena o con la merce che avrebbero voluto comprare senza pagare un centesimo". Ristoranti e caffè dovranno per legge riportare nei loro menu i prezzi con Iva e quelli senza Iva e in posizione ben visibile ricordare che esiste la possibilità di non saldare il conto se non viene rilasciata una regolare ricevuta di pagamento. Atene ha provato in mille modi a migliorare l’immagine del proprio sistema di raccolta delle tasse "ma senza grande successo, tanto che Germania e Francia starebbero preparando proprio in questi giorni un piano per affidare il compito della riscossione a esperti stranieri, conditio sine qua non, dicono in molti per sbloccare le nuove tranche di aiuti alla Grecia e dare al paese due anni in più per centrare i suoi obiettivi di bilancio". Anche perché "l’evasione è uno sport nazionale nel paese, i blitz delle fiamme gialle sulle isole Cicladi, nel pieno della stagione turistica, hanno certificato che spesso nell’80 per cento degli esercizi commerciali non veniva rilasciato lo scontrino".
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