Gioco d'azzardo illecito. secondo la Direzione nazionale antimafia, sarebbero almeno 200 mila gli apparecchi non collegati a Sogei, e quindi al ministero dell’economia, in giro per l’Italia, che producono un fatturato stimato dagli operatori in almeno 10 miliardi di euro. Come spiega Italia Oggi "Se lo stesso volume di gioco passasse dalle slot controllate dallo stato, applicando il prelievo in vigore del 12 per cento, l’economia incasserebbe circa 1,2 miliardi di euro. Preoccupante anche il giro d’affari collegato alle scommesse illegali: nel 2011 le giocate sullo sport gestite dai monopoli di stato hanno toccato i 4 miliardi di euro, ma secondo la Fifa almeno il doppio, 8 miliardi di euro, è passato in canali non autorizzati, che si traducono in 350 milioni sottratti all’Erario. Assieme all’incidenza dei siti che offrono gioco online senza una licenza, il danno complessivo per il fisco è superiore a 1,6 miliardi di euro, con un giro d’affari che sfiora i 30 miliardi di euro". Per non parlare del gioco su estero: "Secondo stime realizzate con i dati di grandi provider di gioco esteri, il buco nero rappresentato dal gioco degli italiani sui casinò esteri online ammonta a 12 miliardi di incasso lordo annuo, almeno 350 milioni di spesa reale, 70 milioni di mancato gettito erariale". La strategia per contrastare questo flusso di mancato gettito è quella del controllo: "Oltre all'aumento dell’offerta legale da un lato e alle restrizioni peri siti non autorizzati dall’altro. Lavoro che, ha portato già risultati soddisfacenti: nei primi sei mesi del 2012 gli italiani hanno speso 395 milioni di euro nei giochi online, il 13,7 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2011, con una raccolta complessiva di giochi e scommesse pari a circa 8 miliardi di euro".
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