Sul Corriere della Sera parla Giovanni De Censi, presidente dell’Istituto centrale per le banche popolari e del Credito Valtellinese: ""Gli italiani possiedono 20 milioni di smartphone e il 60 per cento di loro è interessato al mobile payment, cioè ai pagamenti attraverso i telefonini o i tablet, secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano. E noi siamo molto impegnati nella ricerca su questo". Per De Censi i pagamenti elettronici sono il futuro: "I giovani sono abituati a ricorrere al telefono per tanti usi e vogliono farlo anche per i pagamenti. E c’è già una base di 14 milioni di clienti bancari abilitati all’Internet banking". Oggi ci sono circa 10 milioni di utenti che usano smartphone per l’e-commerce di prodotti digitali, realizzando un miliardo di acquisti. "Ma con gli acquisti mobili di prossimità attraverso il telefonino, con strumenti contactless che basta avvicinarli ai pos perla transazione stimiamo che in tre anni si possa arrivare a 15 miliardi: pensiamo a piccoli acquisti come i giornali, i parcheggi, il caffè al bar, grazie al telefono; con Vodafone stiamo anche studiando delle carte prepagate. Se poi la Pubblica amministrazione si decidesse a usare questi strumenti per i pagamenti, per esempio per ritirare un documento o un’autorizzazione, la spinta sarebbe notevole. Noi siamo indietro come economia digitale, che pesa per il 2 per cento del Pil contro il 7 per cento della Gran Bretagna o il 4 per cento della Germania".
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