Il valore del mobile commerce in Italia è di appena 81 milioni di euro, ma il tasso di sviluppo rispetto all'anno precedente è del 210 per cento (allora le transazioni ammontavano a 26 milioni). Come spiega Repubblica: "Nessuno ha dubbi che questo sarà lo strumento di pagamento del futuro. Il fermento del settore è confermato dalle nuove offerte che ogni settimana vengono messe sul mercato, e dai nuovi operatori, come gli italiani di Neomobile che ora puntano a quotarsi al Nasdaq. Secondo uno studio di Internet & American Life Project ed Elon University, il portafoglio mobile elettronico scalfirà la predominanza della carta di credito e del bancomat, diventando lo strumento privilegiato per il pagamento digitale e nei negozi". Per Jupiter Research il mercato globale del mobile commerce supererà i 200 miliardi di dollari entro il 2015. Stando alle stime della società di ricerche Gartner, il vecchio continente, come l'Italia, è in leggero ritardo. "Nel 2010 in Europa occidentale gli utenti di servizi di pagamento mobile erano 7,1 milioni, contro i 62,8 milioni della regione Asia/Pacifico. Per gli esperti del settore, una delle ragioni principali per cui questo mercato stenta a crescere in Europa è la sua estrema frammentazione. Gli attori chiave (gestori di telefonia mobile, prestatori di servizi di pagamento, fabbricanti di telefoni mobili) non hanno ancora concordato un modello commerciale praticabile che consenta di offrire soluzioni di pagamento interoperabili".
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