Come racconta il Corriere della Sera, in banca i "Tassi sono alle stelle per chi va in rosso, impennata dei costi per i bonifici, ma rendimento dei conti per famiglie ancora a zero, o poco più (0,05 per cento). Sono le novità delle banche, rispetto a 12 mesi fa. Mentre sui conti correnti sono in arrivo, dopo il decreto Liberalizzazioni, due cambiamenti sostanziali per i cittadini: la limitazione dell'ex commissione di massimo scoperto (azzerata, ma solo se si va in rosso di 500 euro per una settimana di fila); e i conti-base per le fasce sociali svantaggiate e i pensionati (gratuiti o a canone ridotto, ma poco operativi)". Insomma, per andare in rosso senza fido si paga in media un tasso del 17,36 per cento, quasi tre punti in più rispetto al 14,6 per cento di 12 mesi fa. Il rendimento delle giacenze, però, è rimasto in sostanza uguale: 0,05 per cento, contro lo 0,04 per cento dell'anno scorso. E sì che le famiglie restano clienti d'oro per le banche: "contribuiscono ai margini d'intermediazione degli istituti di credito (gli utili) quasi per la metà (46,8 per cento quest'anno contro il 50,3 per cento del 2011, stima Prometeia). La differenza con il passato è che i clienti privati sono ormai fondamentali per fornire, attraverso i depositi, il denaro liquido, che gli istituti di credito non riescono più a raccogliere fra loro". Per quanto riguarda il conto base che partirà dal primo giugno, "ancora non ci sono prodotti in circolazione", nota Altroconsumo. "La variazione più attesa è però il tetto all'ex commissione di massimo scoperto, spesa poco trasparente che si somma al tasso passivo e può superare i 15 euro al giorno. Cancellata dai decreti Bersani, rientrata con nomi diversi, ri-cancellata dal governo Monti, è stata infine reintrodotta, su pressione delle banche, con una sola eccezione: non si pagherà se il rosso è di 500 euro per sette giorni di fila".
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