Come racconta Wired, c'è un nuovo sistema di riconoscimento biometrico in corso di sviluppo in un ex caveau di Unicredit a Milano. "La tecnologia, chiamata Papillon è già brevettata. Sarà testata sul campo nelle prossime settimane, per venire proposta sul mercato entro la fine del 2013". Basta avvicinare la mano a un sensore a infrarossi e in meno di un secondo Papillon effettua il riconoscimento con possibilità di errore inferiori a una su 20 milioni. "Se questo sistema facesse parte di un pos come quelli collegati alle casse di milioni di negozi, si potrebbe fare shopping lasciando a casa contante, carte di credito, pin e perfino i tanto celebrati cellulari Nfc che stanno arrivando anche in Italia, o lo Square lanciato in Usa e nel Nord Europa dal papà di Twitter, Jack Dorsey". Papillon ti riconosce grazie alla geometria delle vene della mano, al flusso sanguigno e all’attività dell’emoglobina con un'affidabilità superiore a quella sperimentata con l’iride. Unicredit sta valutando il sistema: basterà avvicinare la mano a 5 centimetri da un lettore a raggi Infrarossi e associare il riconoscimento a una carta: Il lettore rileva i dati che, criptati, vengono poi Inviati ai server della banca per l'identificazione dell’individuo. "Unicredit mira a integrare il sensore a infrarossi in un sistema pos di sua produzione, diventando cosi licenziatario di una tecnologia utilizzabile anche da altri". Intanto, sul riconoscimento geometrico ci stanno puntando in tanti, a partire dai giapponesi della Prefettura di Gifu che da settembre ritirano ai bancomat della banca OKB appoggiando la mano sullo schermo. Con il solo l'indice, in alcuni supermercati degli Stati Uniti è già in funzione una metodologia per pagare alla cassa senza contanti o carte di credito ma con un semplice gesto: appoggiando il dito in uno scanner. Due dita si sperimentano invece in Spagna: occorre ovviamente prima preregistrarsi al servizio e depositare le proprie impronte digitali per accedere al sistema di riconoscimento e di pagamento associato a una personale carta di credito. Infine, l'Università taiwanese Chung Hsing di Taichung ha divulgato la notizia che alcuni suoi ricercatori sono riusciti a trasformare il battito cardiaco umano in una chiave biometrica. Il ritmo del nostro cuore produce un segnale univoco e personale che possiede caratteristiche simili a quelle delle impronte digitali o dell'iride. I ricercatori taiwanesi, coordinati dal professor Chun-Liang Lin, hanno tradotto in termini matematici questo segnale attraverso l'elettrocardiogramma e 'hanno reso un sistema di riconoscimento biometrico. Basta associare il segnale a un computer attraverso un dispositivo che si collega al palmo della mano e tutti gli accessi vengono effettuati attraverso un processo di decrittazione automatizzata che passa per il riconoscimento del battito cardiaco.
L’articolo II pin dall'iride, dalle impronte, dal sangue e dal battito cardiaco sembra essere il primo su War on Cash.
Eventuali aggiornamenti...
Nessun commento:
Posta un commento