"A Torino si paga il taxi con il cellulare, a Genova e a Padova il biglietto del bus, a Vicenza e Firenze il parcheggio, a Bormio lo skypass". Pagare con il telefonino senza usare la tecnologia Nfc con il circuito Bemoov, introdotto da un paio d’anni in una decina di città italiane dal consorzio Movincom. Si tratta di una piattaforma tecnologica nazionale che mette in rete tutta la filiera del pagamento (cittadini, operatori telefonici, banche ed esercizi commerciali) permettendo alle aziende consorziate di ricevere pagamenti eseguiti dal telefono cellulare in tutta sicurezza. Spiega Riccardo Cavallitto, marketing manager di Movincom: «"Ci sono tre modi per pagare via sms, utilizzando delle app o con la lettura del codice a barre". Il numero del telefonino diventa casi il codice unico e personale del cliente per i pagamenti In mobilità. "Da fine 2012 è stata introdotta anche l’applicazione (per iPhone e Android) BuyBemoov per la letture del QR Code o codice a barre. Serve per esempio a pagare la corsa sulle auto della cooperativa Radiotaxi di Torino: ogni vettura ha un codice a barre esposto, lo si inquadra con la fotocamera del cellulare, si inserisce l’importo da pagare e si invia. Con l’app Go Bemoov invece si acquistano allo stesso modo tessere di tram e bus. E tra qualche mese si potranno acquistare i biglietti di Trenitalia".
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