Milano Finanza presenta una ricerca di AlixPartners sul mercato americano degli smartphone che spiega come, dal 2009 al 2011, "sugli utenti tra i 26 e 34 anni la quota degli smartphone sia salita dal 32 al 62 per cento; per il 2016 si stima che oltre il 60 per cento dei consumatori avrà uno smartphone, non più emblema di potere per nerd e vip, ma strumento quasi necessario per adeguarsi allo stile di vita emergente on the go". Nello stesso periodo, tra gli utilizzi effettivi dello smartphone emerge una crescente discesa delle telefonate di contro a un decollo verticale dei messaggi di testo, dell’accesso a Internet, dei giochi on-line e della partecipazione ai social network e alle comunità digitali, salita dal 25 al 37 per cento. La ricerca evidenzia inoltre come "L’11 per cento dei consumatori almeno una volta alla settimana utilizza lo smartphone per fare acquisti, e circa il 38 per cento di utenti risulti attivo una volta al mese sulle diverse applicazioni disponibili". In questo senso, la sfida per le banche, fino a oggi concentrate sulle carte, è quella di non apparire immobile, "con le sue filiali segno di continuità, tradizione e sicurezza. Ma di muoversi alla ricerca del portafoglio digitale, che non conquisterà più con carte colorate, ma con gadget tecnologici e con applicazioni di info-tainement prodotte da altri fornitori, da trasformare in alleati strategici prima che divengano concorrenti fatali".
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