Secondo il rapporto Cpss, riportato da Repubblica Affari & Finanza, poche innovazioni hanno avuto sinora un impatto significativo sul mercato dei pagamenti elettronici: "nella maggior parte dei casi sono sviluppate per singoli mercati nazionali e poche hanno una portata internazionale. C’è una crescente focalizzazione sulla velocizzazione dei processi di pagamento, attraverso un più rapido regolamento delle transazioni o velocizzando l’acquisizione della disposizione di pagamento da parte del cliente". Quanto all’utilizzo degli strumenti di pagamento nei diversi paesi, a dispetto delle innovazioni, è ancora il contante a risultare Io strumento più adoperato, "sia per i pagamenti di prossimità, quelli che prevedono la vicinanza fisica tra acquirente e venditore, che nei pagamenti P2P". Quando si rinuncia al contante gli addebiti diretti risultano i più adoperati per i pagamenti ricorrenti, le carte di credito per quelli remoti via internet, mentre le carte di debito guadagnano spazio per i pagamenti di prossimità. "Il nostro paese si distingue per l’attaccamento al contante: compiamo solo 66 operazioni pro capite con strumenti diversi dal contante, contro una media Ue di 173". il Near field communication (Nfc) ha il potenziale per una futura crescita, perché supporta processi di pagamento più rapidi, "aumentando potenzialmente la facilità d’uso per l’utente e l’efficienza. Allo stesso modo, l’e-commerce potrebbe far sviluppare la domanda di pagamenti online, considerato che gli attuali metodi di pagamento non sempre soddisfano le esigenze di efficienza e di sicurezza degli utenti".
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